Ignazio Cantù

Guida pei Monti della Brianza e per le terre circonvicine

La Brianza di una volta, quella resa celebre dagli scritti di poeti e narratori d’inizio Ottocento, quali Stendhal, Carlo Porta, Alessandro Manzoni, Ugo Foscolo o Giuseppe Parini, è una terra dalla natura incontaminata, dove l’opera umile e incessante dell’uomo concorre a creare un paesaggio che ispira pace, serenità ed equilibrio. Pittori ed artisti hanno contribuito ad esaltarne la fama con stampe e dipinti dove si riconoscono le montagne che ne delimitano i confini, le dolci colline con i lati sagomati in terrazzamenti capaci di accogliere icoltivi e la sommità occupata da paesini spesso dotati di un’antica torre, memore di tumultuosi tempi passati. Nei fondovalle, ampi spazi lasciati a bosco permettevano la pratica della caccia ad integrare una povera economia di
sussistenza, mentre lungo il corso serpeggiante di torrenti e fiumi pescosi si
accostano mulini e opifici che utilizzano la forza dell’acqua per rendere il lavoro
.dell’uomo un poco meno faticoso
Già nel Settecento, nell’Europa degli aristocratici, si era affermata l’idea del
Grand Tour, l’avventuroso viaggio alla scoperta dell’Italia e delle sue bellezze
naturali, storiche ed artistiche. Le mete principali dell’itinerario erano Firenze,
Roma, Venezia e Napoli, come nel viaggio intrapreso da Goethe nel 1786-1788
e descritto nei due volumi del “Viaggio in Italia” pubblicato solo trent’anni
.dopo

La Brianza di una volta, quella resa celebre dagli scritti di poeti e narratori d’inizio Ottocento, quali Stendhal, Carlo Porta, Alessandro Manzoni, Ugo
Foscolo o Giuseppe Parini, è una terra dalla natura incontaminata, dove l’opera
umile e incessante dell’uomo concorre a creare un paesaggio che ispira pace,
serenità ed equilibrio. Pittori ed artisti hanno contribuito ad esaltarne la fama
con stampe e dipinti dove si riconoscono le montagne che ne delimitano i
confini, le dolci colline con i lati sagomati in terrazzamenti capaci di accogliere i
coltivi e la sommità occupata da paesini spesso dotati di un’antica torre,
memore di tumultuosi tempi passati. Nei fondovalle, ampi spazi lasciati a bosco
permettevano la pratica della caccia ad integrare una povera economia di
sussistenza, mentre lungo il corso serpeggiante di torrenti e fiumi pescosi si
accostano mulini e opifici che utilizzano la forza dell’acqua per rendere il lavoro
.dell’uomo un poco meno faticoso
Già nel Settecento, nell’Europa degli aristocratici, si era affermata l’idea del
Grand Tour, l’avventuroso viaggio alla scoperta dell’Italia e delle sue bellezze
naturali, storiche ed artistiche. Le mete principali dell’itinerario erano Firenze,
Roma, Venezia e Napoli, come nel viaggio intrapreso da Goethe nel 1786-1788
e descritto nei due volumi del “Viaggio in Italia” pubblicato solo trent’anni
.dopo

Ignazio Cantù

Guida pei Monti della Brianza e per le terre circonvicine

La Brianza di una volta, quella resa celebre dagli scritti di poeti e narratori d’inizio Ottocento, quali Stendhal, Carlo Porta, Alessandro Manzoni, Ugo Foscolo o Giuseppe Parini, è una terra dalla natura incontaminata, dove l’opera
umile e incessante dell’uomo concorre a creare un paesaggio che ispira pace, serenità ed equilibrio. Pittori ed artisti hanno contribuito ad esaltarne la fama con stampe e dipinti dove si riconoscono le montagne che ne delimitano i confini, le dolci colline con i lati sagomati in terrazzamenti capaci di accogliere icoltivi e la sommità occupata da paesini spesso dotati di un’antica torre, memore di tumultuosi tempi passati. Nei fondovalle, ampi spazi lasciati a bosco permettevano la pratica della caccia ad integrare una povera economia di
sussistenza, mentre lungo il corso serpeggiante di torrenti e fiumi pescosi si
accostano mulini e opifici che utilizzano la forza dell’acqua per rendere il lavoro
.dell’uomo un poco meno faticoso
Già nel Settecento, nell’Europa degli aristocratici, si era affermata l’idea del
Grand Tour, l’avventuroso viaggio alla scoperta dell’Italia e delle sue bellezze
naturali, storiche ed artistiche. Le mete principali dell’itinerario erano Firenze,
Roma, Venezia e Napoli, come nel viaggio intrapreso da Goethe nel 1786-1788
e descritto nei due volumi del “Viaggio in Italia” pubblicato solo trent’anni
.dopo

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